Lavorare in piedi o seduti?
Come adattarsi all’evoluzione del lavoro
Molto spesso si sente parlare di quali posizioni è meglio tenere stando seduti, le distanze da tenere da un videoterminale, come rilassarsi dopo tante ore di lavoro in piedi…
Poche volte invece si sente parlare del fatto che il vero problema è spesso l’immobilità di una posizione mantenuta per troppo tempo…
E se una soluzione per lavorare correttamente fosse ALTERNARE PERIODI IN PIEDI e PERIODI SEDUTI?
Questa soluzione può essere adottata tramite l’utilizzo di una Standing Desk.
Cosa è una Standing Desk?
Una standing desk o una stand-up desk è una scrivania alta pensata per lavorare in piedi e per evitare lunghi periodi di permanenza in posizione seduta.
Secondo alcune ricerche stare troppo seduti infatti può causare diversi problemi alla nostra salute, tra cui problemi di circolazione, posturali e di sovrappeso, nonchè di concentrazione.
Ricordo che le varie problematiche e diritti sulla salute derivanti da lavori videoterminali si possono trovare sul sito VDT.
La soluzione per evitare tali problemi potrebbe essere alternare periodi di lavoro seduti con periodi in piedi, e magari inserendo anche alcuni esercizi per aumentare il movimento.
Grazie alle standing desk mobili ( cioè con altezze regolabili elettronicamente o manualmente) si possono alternare periodi di lavoro seduti a periodi di lavoro in piedi, ottenendo i benefici di entrambe le posizioni ed attenuando invece i problemi dovuti a periodi prolungati nella stessa posizione.
Inoltre se si inseriscono brevi pause, o piccoli esercizi nella quotidianità del lavoro si possono ottenere ulteriori benefici alla salute e aumentare la soglia di attenzione nei periodi successivi alla pausa.
Diverse persone, diverse soluzioni
Esistono diverse soluzioni per lavorare alternando posizione seduta ed in piedi e possono essere adottate in base alle necessità personali o dell’ambiente di lavoro.
1) Standing Desk complete regolabili elettronicamente
Queste scrivani complete permettono di modificare l’altezza di lavoro mediante un meccanismo regolato da un’interfaccia elettronica frontale.
Comode, veloci, hanno però prezzi medio-alti.
2) Standing Desk complete regolabili meccanicamente
Queste scrivani complete permettono di modificare l’altezza di lavoro mediante un meccanismo regolabile manualmente
Comode, veloci, hanno però prezzi leggermente inferiori alle controparti elettroniche.
3) Standing Desk composte da tavolo + rialzo regolabile
Questi rialzi regolabili possono essere appoggiati sopra una scrivania standard e permettono di regolare l’altezza di lavoro, utili se non si può sostituire la scrivania attuale.
Comodi, veloci, forse un pò meno delle scrivanie complete, hanno prezzi molto variabili.
4) Standing Desk composte da tavolo + rialzo fisso e doppio monitor o sgabello (FAI DA TE)
Esistono inoltre centinaia di appassionati che hanno studiato soluzioni Fai Da Te per risparmiare o adattatte alle loro esigenze.
Standing Desk ieri e oggi
Le standing desk erano già utilizzate nel passato, ne sono un esempio personaggi come Leonardo da Vinci, Churchill, Virginia Woolf, Hemingway…
Oggi le standing desk hanno riaquisito una certa popolarità sia per fattori di salute ( non ancora completamente accertati) che di produttività e creatività.
Ne sono un esempio alcune delle più famose compagnie al mondo come Google, Facebook, Twitter… che recentemente hanno aderito a questa innovazione anche con idee un pò particolari.
Suggerimenti e link esterni
Come molti siti dedicati suggeriscono meglio evitare un approccio immediato ma optare per un approccio graduale, facendo prove, periodi veloci alternati anzichè lunghe soste in piedi…
Lavorareinpiedi.it è un ottimo sito dal quale prendere appunti.
Se conoscete ulteriori siti o volete condividere le proprie esperienze e opinioni commentare pure qui sotto.
L’ha ribloggato su sabolla.com.
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Domani mostro il tuo post al nostro Direttore. Abbiamo sempre molti problemi in tal senso e questo post aiuta nella comprensione, grazie!
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Sono contento che possa interessarti, Lavorareinpiedi.it è un sito che parla esclusivamente di questo dilemma, facci un giro se vuoi documentarti ulteriormente
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Negli anni 90 svosi una ricerca con un docente politico della Normale di Pisa Salvatore d’Albergo il quale già allora sosteneva la necessità fisica per l’organismo di lavorare in piedi e naturalmente era considerata un’idea molto balzana!
Sherabientot
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